Ciao, oggi sono lieta di presentare l’intervista ad una scrittrice molto speciale: Maria Cristina Carioti, autrice del libro Uno strano amore a Parigi, edito da Land Editore ed in uscita il 20 aprile 2023.

Il libro racconta una storia d’amore intensa e delicata con sfumature di giallo, che si svolge nel contesto della danza e dell’arte a Parigi.
In questa intervista, la signora Carioti ci racconta come nasce la storia del suo libro, le ispirazioni e gli ostacoli che ha incontrato durante la stesura, la fusione tra il genere del giallo e la storia d’amore.
L’intervista è quindi un’occasione per conoscere meglio la persona che si cela dietro alla scrittrice e la sua opera.

Prima di iniziare l’intervista ti ricordo che puoi leggere la recensione del libro da me letto, trovi il link di seguito:

Ora però iniziamo!!

Maria Cristina Carioti presenta il suo libro Uno strano amore a Parigi

• Come nasce il libro un amore a Parigi di Maria Cristina Carioti?
Puoi per favore fare una breve descrizione di te?

Sono una signora che ha superato gli anta da un po’ e che ama l’arte in tutte le sue forme fin da bambina e in particolare: la scrittura, la danza e la pittura. Da qualche anno con gioia sono riuscita a riprendere in mano i pennelli, a danzare di nuovo (anche se non danza classica ma il liscio) e infine ho avverato il sogno di scrivere.

• Come hai trovato l’ispirazione per la storia e per i personaggi del tuo libro?

Le storie che scrivo fluiscono nella mia mente mentre mi rilasso dipingendo. Per ogni romanzo che scrivo c’è un quadro ispiratore. Quello di Parigi è sulla copertina interna del romanzo. Anche i personaggi fanno parte della stessa idea anche se poi subiscono delle variazioni mentre scrivo.

• Quali sono stati i maggiori ostacoli che hai incontrato durante la stesura del libro e come li hai superati?

Di solito l’unico ostacolo che incontro nella stesura dei miei libri è il tempo. Ho le idee che viaggiano nella mia mente ma non ho abbastanza tempo per scrivere, ovvero le idee sono più veloci delle mani e con l’età che avanza ho problemi nel memorizzarle prima di scrivere. Forse può essere un modo per tenere allenata la mente.

• La storia d’amore tra i protagonisti è molto intensa e delicata. Hai tratto ispirazione da esperienze personali o da situazioni che hai osservato nella realtà?

Entrambe le cose, di solito mi piace analizzare ed ascoltare storie di vita vera, ma a tratti prendo ispirazione dalla mia esperienza personale.

• La danza è un elemento importante della trama. Hai studiato danza o ti sei documentata per descrivere la vita della protagonista ballerina?

Ho studiato danza classica da adolescente e sono sempre affascinata da questo mondo che ho dovuto lasciare per motivi di salute. Ho vissuto l’adrenalina dei saggi, la musica che ti entra dentro le vene e tutto il resto che non scorderò mai.

• Come hai deciso di coniugare il genere del giallo con la storia d’amore tra i protagonisti?

Io scrivo romance ma amo anche i gialli non troppo cruenti. Sono una fan di Camilleri perché dietro ogni caso di Montalbano c’è una storia d’amore, di amicizia, insomma un vissuto che va oltre il giallo fine a se stesso. Così ho voluto fondere queste due passioni creando un giallo nella storia d’amore.

• Il finale del libro è molto sorprendente e inaspettato. Lo avevi già in mente fin dall’inizio o si è modificato durante la stesura del libro?

Si è modificato, all’inizio ho un’idea generale poi man mano si concretizza, cerco però di rimanere sempre più nella realtà e di non essere allo stesso tempo troppo brutale. È ciò che m’impongo: il giallo non deve prendere il sopravvento sul romance e soprattutto non deve essere troppo violento perché chi legge deve rilassarsi e incuriosirsi mai incupirsi.

• C’è un messaggio o un tema particolare che hai voluto trasmettere attraverso la storia?

Ce n’è più di uno: quando scrivo voglio trasmettere ciò che penso e ciò che amo. In “Uno strano amore a Parigi” ho voluto trasmettere il messaggio che l’amore vero va oltre le difficoltà della vita, ma in questo romanzo ci sono anche i sentimenti di chi è costretto ad emigrare e che torna nella propria terra anche solo per una vacanza. Un altro messaggio che vorrei trasmettere è che i sogni si avverano, basta crederci e, anche se bisogna fare dei sacrifici per raggiungerli, non bisogna mai perdere la speranza. E Giorgia ne ha dovuti fare molti per diventare una ballerina. Certo a volte un po’ di fortuna non guasta.

• C’è una particolare scena del libro che ti è piaciuta di più scrivere? O una che ti ha creato più difficoltà?

Naturalmente le scene che mi è piaciuto scrivere di più sono state quelle d’amore ma anche le scene di danza. Beh anche la descrizione dei luoghi, da Parigi all’Isola dei Conigli è stato bellissimo descriverli perché sono dei posti che ho visto e di cui mi sono innamorata e in cui vorrei portare i lettori anche solo con la mente. Insomma devo dire che il viaggio che ho fatto scrivendo il libro è stato fantastico. Le scene del crimine sono state scritte e analizzate molto attentamente perché dovevano essere il più possibile veritiere e plausibili.

• Cosa ti aspetti dall’uscita del libro?

Che sia apprezzato da molti lettori e che condividano le emozioni che hanno provato leggendolo con la loro community.

Ringrazio Maria Cristina per aver condiviso la sua esperienza con noi.

È stato davvero un piacere parlarle e conoscere meglio il suo mondo creativo.

Vorrei anche annunciare che per coloro che vogliono saperne di più sul tuo percorso come scrittrice, come è riuscita a realizzare il suo sogno di diventare scrittrice, ci sarà un’altra intervista che si terrà domani.
Quindi, ti invito a non perdere l’opportunità di conoscere ulteriormente questa autrice talentuosa.
Grazie ancora, Maria Cristina, e buona fortuna con tutti i tuoi futuri progetti!

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