intervista a sarah barbaglia
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Intervista a Sarah Barbaglia

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Ottobre 20, 2023

Sono entusiasta di presentare l’intervista a Sarah Barbaglia, autrice del toccante romanzo biografico “Da Bruco Diventerò Farfalla
Questo libro ha catturato il cuore di molti lettori con la sua profonda riflessione, la sincerità delle emozioni e il messaggio di trasformazione personale avvenuto in seguito a degli eventi difficili che hanno influenzato la sua vita.

Sara ha gentilmente accettato di condividere con noi il suo percorso di scrittura, le sfide che ha superato, e i messaggi chiave che spera i lettori possano trarre dalla sua storia.
In questa intervista, esploreremo gli aspetti più intimi e significativi del suo viaggio, gettando luce su temi come l’empatia, l’ascolto e la forza interiore.

Intervista a Sarah Barbaglia

1. Cosa ti ha ispirato a scrivere il tuo libro “Da Bruco Diventerò Farfalla”? Qual è stata la motivazione dietro la decisione di condividere la tua storia?

A causa dell’incidente che ebbi il 27 luglio del 2007 che mi provocò un forte trauma cranico ho dovuto rincominciare da zero il mio percorso di sviluppo personale. Per me era utile organizzare i miei pensieri e fissare le mie riflessioni annotandoli e questo mi aiutava a ristabilire le mie capacità cognitive di attenzione, concentrazione e memoria.

“Era come allacciarmi le scarpe” per partire e iniziare un nuovo percorso di vita, fatto di piccoli passi ma, se vissuti, diventavano giganti.
Il 29 gennaio del 2008 già pensavo di scrivere un libro su questo mio estremo cambiamento, avvenuto in un solo secondo.

Presi il computer e aprii una cartella nelle mie mail chiamata “LIBRO Sarah” e inviavo mail a me stessa e le raccoglievo in questa cartella. Non avevo in quel momento idea di come fare diversamente per salvare i miei appunti. Non mi veniva neanche in mente di chiedere informazioni, mi veniva automatico di risolvere sempre tutto da sola. Scrivere è stato estremamente faticoso, dato che avevo molti problemi cognitivi, avevo dimenticato quanto studiato e avevo difficoltà nell’uso dell’italiano. Nonostante questo, continuavo ad inviarmi mail per riuscire a comunicare le difficoltà del mio cambio drastico e farlo conoscere alle persone “normali” che non conoscono la realtà, il dramma di noi “invalidi”.

Non avevo dimenticato cosa fosse avere il cervello senza alcuna lesione, non avevo scordato cosa fosse il vivere senza sforzarsi e usando la testa facilmente senza dimenticare quello che si è fatto pochi minuti prima e risvegliarla dicendole “Cervello, attivati e concentrati!” e sforzarsi nel farlo. Scrivevo per me come aiuto e appoggio e sognavo di poter arrivare a far leggere il mio libro così da poterlo condividere, farmi capire e regalare la possibilità di riflettere.

Grazie al cambio repentino, grazie alle mie perdite ho saputo dare valore a tutto quello che ho e sognavo di poter scrivere un libro per dire: “Sono felice di sentire l’importanza di ogni secondo che vivo, valorizzare il presente e rendere mio il passato, accettandolo in ogni suo aspetto”.

Nel gennaio 2013 cambiai percorso di cura e per farmi conoscere dalla nuova equipe scrissi una lettera in cui riassumevo le mie difficoltà dopo 5 anni di riabilitazione e cure. Nella lettera elencavo i miei “mille problemi” di attenzione, concentrazione, memoria, percezioni, ricordi, sensazioni…etc…ed intitolai già questa lettera “DA BRUCO DIVENTERÒ FARFALLA” perchè mi sentivo un bruco incapace di volare ma desideravo sentirmi leggera, avere le ali per seguire i miei desideri e vivere con piú sicurezza. Chiedevo aiuto per creare le mie ali.

2. Come hai gestito il processo di scrittura? Quali sono state le sfide e i momenti più gratificanti durante la creazione del libro?

Per me scrivere è stato piacevole, è stato proprio un modo per ripensare, rivivere e riflettere sul mio vissuto e su me stessa, ho potuto confrontarmi con emozioni e sensazioni che non avevo ancora del tutto elaborato e dare spazio e tempo a tutto ciò.

Devo dire che ho scritto nel periodo del COVID quando non si poteva uscire di casa e tutte le attività erano sospese. Ho potuto davvero concentrarmi in quello che scrivevo e per me è stato anche catartico.

È stato davvero gratificante per me dopo quattordici anni sentire la forza e il coraggio di esprimere me stessa e realizzare il desiderio di scrivere che, per tanto tempo, avevo tenuto chiuso in me stessa.
É stata una grande sfida ricordare ciò che avevo già raccontato mentre scrivevo. Sempre in lotta con la mia memoria mi tenevo vicino un quaderno in cui annotavo l’argomento di cui avevo già scritto.

Per me è difficile leggere, sono diventata dislessica e quindi scrivevo in modo spontaneo e diretto e non rileggevo, correggevo solo gli errori ortografici evidenziati dal computer.

3. Hai avuto qualche paura o ansie riguardo a quanto avresti condiviso?

Fino al primo giorno della vendita del libro avevo solo forza e gioia ma dal 6 dicembre 2022, vedendo che alcune persone avevano comprato il libro senza ancora darmi commenti, passai una settimana nel terrore di non aver scritto in maniera fluida e comprensibile mentre, dopo questo tempo con le gambe che mi tremavano, incominciai a ricevere telefonate o messaggi di bellissimi complimenti per la forza e la sincerità con cui avevo scritto, per le riflessioni e i consigli indiretti. In molti commenti le persone apprezzavano la mia tenacia.

Ringrazio tutte le persone che comprano il mio libro intuendo dal titolo che apro me stessa e propongo di avere i pensieri positivi, nonostante le ferite, perchè questi “sono i trampolini di lancio per la felicità” pag 72.

Anche solo il loro gesto di regalarmi del tempo per conoscermi ha reso il mio libro l’ulima goccia d’acqua che ha riempito il mio bicchiere, “…con una piccola goccia d’acqua per volta, piano piano, si riempie il bicchiere” pag 11.

4. Il tuo libro trasmette molte emozioni diverse. C’è un particolare messaggio o emozione che speri i lettori traggano dalla tua storia?

Le emozioni della vita di ciascuno di noi sono parte fondamentale del nostro essere e è importante riconoscerle, comprenderle, accettarle e gestirle. L’accettazione è fondamentale in ogni situazione soprattutto quando ci troviamo di fronte a realtà incomprensibili che potrebbero dilaniarci.
“Accettare quel che è successo, forse resterà incomprensibile ma non inaccettabile” pag 125

Vorrei anche sottolineare una cosa semplice ma che anche io ho imparato a fatica: riconoscere le cose belle che abbiamo e apprezzarle. “Mi concentro nel vivere il presente e vivo le bellissime emozioni dei ricordi, si spingono a catena l’una verso l’altra e formano un oceano. Le più belle emergono come isole.” pag 42

5. Quali consigli offriresti a chi sta affrontando situazioni difficili o cercando di intraprendere un percorso di trasformazione personale?

Gli suggerirei di trovare il coraggio di riflettere su se stesso e scoprire che si può fallire. Con amore e fiducia in se stessi si possono accettare i propri limiti e le proprie difficoltà diventando piú consapevoli e sereni. Integrare le diverse parti di noi, riconoscere la nostra ombra, non averne paura e non rifiutarla è la strada per l’evoluzione e la trasformazione personale.

6. Hai piani per futuri progetti letterari o altre forme di espressione creativa?

Ho già dei progetti per scrivere ancora, attualmente continuo a coltivare la mia parte creativa. Sono Arteterapeuta e come dico nel libro l’Arteterapia è un ottimo mezzo per lo sviluppo personale, la conoscenza di sè e la gestione delle emozioni.
Lo sviluppo della creatività è un aiuto prezioso anche nella vita di tutti i giorni, rafforza l’autostima, le capacità comunicative, relazionali e aiuta a raggiungere un grande equilibrio emozionale. Lavoro con tanta passione cercando di trovare spunti sempre nuovi per ogni incontro sia in presenza che On-Line. Mi piace ascoltare le persone, creare con loro, stimolarle a trovare autonomamente la loro strada.

Per conoscere Sarah che attualmente è coinvolta nell’organizzazione di laboratori di arteterapia, disciplina che utilizza l’arte e la creatività come strumenti per migliorare le abilità comunicative e l’autostima delle persone potete contattarla tramite
Instagram @sarah_barbaglia
Email: barbaglia.sarah@hotmail.it

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