lo schiaccianoci e il re dei topi
Libri Per bambini-ragazzi Recensione

Schiaccianoci e il Re dei topi, di Iacopo Bruno

on
Dicembre 22, 2022

Schiaccianoci e il Re dei topi di Ernst T. A. Hoffmann, illustrato da Iacopo Bruno, è l’adattamento classico dello Schiaccianoci con l’interpretazione di Iacopo Bruno.

Schiaccianoci e il Re dei topi, la trama

Per tutta la giornata del 24 dicembre, i figli dell’ufficiale sanitario dottor Stahlbaum avevano il divieto assoluto di entrare in soggiorno e meno che mai nel salone adiacente.
Fritz e Marie avevano capito subito chi c’era: il padrino Drosselmeier.
Il consigliere d’Alta Corte di Giustizia Drosselmeier era un artista, un uomo di fervido ingegno e grande esperto di orologi.

Ogni volta che veniva a far visita alla famiglia, portava un piccolo regalo ai bambini.
Ma i doni che preparava per Natale, quelli erano vere opere d’arte, stupefacenti meccanismi che gli costavano lunghi mesi di lavoro e che, per questo motivo, una volta ammirati, venivano immediatamente presi in custodia dai genitori.

Quest’anno i regali furono un pò deludenti ma Marie non voleva allontanarsi dal tavolo dei regali, perché aveva scoperto qualcosa che gli altri non avevano notato: uno splendido omino di legno che se ne stava lì, tranquillo e discreto.
Quel pupazzetto l’aveva conquistata al primo sguardo e più lo osservava, più si rendeva conto di quanta mitezza trasparisse dal suo viso con due file di denti aguzzi e bianchissimi in grado di frantumare i gusci di noce con una stretta potentissima.

Suo padre, vedendo quanto le piaceva le disse di custodirlo.

Il fratello Fritz, nel frattempo, cominciò a cacciargli in bocca noci sempre più dure e più grosse, finché ad un tratto – CRACK! – tre denti si spezzarono e la mandibola rimase penzoloni.
Marie scoppiò in un pianto dirotto e avvolse lesta il povero Schiaccianoci nel suo fazzolettino cullandolo dolcemente e dandogli la sicurezza che il padrino Drosselmeier gli avrebbe rimesso a posto i denti e raddrizzato la schiena.

Marie non fece in tempo a finire la frase che, pronunciato il nome Drosselmeier, lo Schiaccianoci prese vita e contemporaneamente dal pavimento sbucarono migliaia di topi.
Marie spaventata svenne e l’indomani quando si riprese nessuno credeva al suo racconto.
Il padrino per farla ristabilire cominciò a racconatre la storia di Schiaccianoci prigioniero di un atroce sortilegio.

Marie, da bambina intelligente quale era, rimuginava su tutte queste cose…ed inizia un’avventura oscura e fantastica.

Commento

Il libro di Ernst T. A. Hoffmann insegna a vedere la vera bellezza.
La bellezza esteriore non è la cosa importante che conta nelle persone ma bensì la bellezza interiore.
Nel racconto la protagonista Marie dimostra con il suo comportamento e atteggiamento, quanto non bisogna mai fermarsi all’apparenza e all’esteriorità di una persona.

Mi ha sorpreso la parte oscura della storia, un po’ cupa, di quelle che fanno un po’ paura ai più piccoli, ma che, senza dubbio, stimolano la fantasia e il coraggio.

Il libro ha tutto ciò che mi piace: si svolge a Natale, ha la famiglia unita, uno zio che fa giocattoli particolari e racconta storie meravigliose, fa sogni magici con principi e principesse e un esercito che combatte coraggiosamente per sconfiggere il male.

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