La trama del libro Il corvo, segue la vera storia del maestro Mario Lodi, il quale racconta ai suoi alunni l’esperienza di vita vissuta ai tempi della Seconda Guerra Mondiale.

Trama il corvo

Nel febbraio 1943, il giovane Maestro Mario Lodi è obbligato a partire come soldato della Seconda Guerra Mondiale.

La sera prima, ricorda attimi della sua infanzia:
i nonni, il primo giorno di scuola, la prima comunione, l’incontro con Maria Josè del Belgio, l’ascesa del fascismo, le voci in ogni luogo su Benito Mussolini, presentato come un grande uomo, ma che suo padre giudicava come criminale, perchè sapeva che li avrebbe condotti alla guerra e alla rovina.

Il fascismo, arrivò presto anche nelle scuole, aveva in mente la conquista del mondo con la guerra, quindi metteva i bambini in divisa, gli dava in mano un fucile, li faceva marciare e insegnava loro ad obbedire e tacere.
Così pensava di formare la mentalità del soldato, proprietà dello Stato da usare per i suoi fini di potere e di dominio.
Insegnava a credere alle idee del Capo.

Venne il 10 giugno 1940, dato del celebre discorso di Mussolini in cui annuncia l’ufficiale dichiarazione di guerra a Francia e Inghilterra.

Dopo tre anni, Mario Lodi, pur cercando di marcare visita e farsi credere malato per evitare l’obbligo di diventare soldato della guerra è dichiarato idoneo e spedito a Stia.

Da quel giorno, Mario rivive e racconta ai suoi alunni, l’esperienza vissuta in prima linea nella seconda guerra mondiale, fino al momento in cui torna a sperimentare i primi momenti di libertà.

Commento

Il corvo, è un libro autobiografico, un romanzo di letteratura per ragazzi, una storia di guerra e resistenza, frustrazioni e desideri.

Nel testo si apprendono principalmente gli avvenimenti accaduti negli anni 1943-44 di un giovane adolescente che da maestro, si ritrova a fare il soldato per la Patria e ad essere incarcerato ingiustamente.
Attraverso i suoi ricordi, ci viene presentato l’avvento al fascismo, come vivono le persone tra macchine urlanti cariche di bombe, dove tutto è come un teatrino di burattini che non vedono oltre la punta del proprio naso e non hanno il senso della vita e della morte.

Un mondo senza vita in una guerra che passa come un uragano e distrugge in un attimo ciò che gli uomini hanno costruito secoli.

Fare la guerra sono solo giorni rubati alla vita!

Nonostante gli orrori e le violenze subite, il ragazzo ha sempre con sè il pensiero della famiglia, la voglia di rinconquistare la libertà, per trasmerre ai bambini la solidarietà e agli adulti l’importanza di una scuola democratica.

“Bisogna lottare insieme per diventare da servi che siete, uomini liberi, e conquistare il potere.” – Filippo Turati –

Una testimonianza da leggere, e ricordare che la libertà è un diritto essenziale dell’uomo

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