Marina Cuollo, Viola, storia di vita indipendente di una ragazza disabile
Viola scritto da Marina Cuollo, è la storia di una ragazza disabile che vuole dimostrare di essere indipendente e vivere da sola.
Viola, la trama
Viola ha 28 anni, è disabile costretta su una carrozzina, si definisce parzialmente asociale e lavora come biologa con un contratto a tempo determinato in un laboratorio annesso alla facoltà di Agraria ma non le danno la possibilità di crescere professionalmente.
Crescere le è impedito anche e soprattutto in casa.
L’iperprotettività eccessiva dei suoi genitori diventa impedimento e intralcio alla sua crescita.
Viola vuole andare a vivere da sola e dimostrare di sapersela cavare, perchè è stanca di essere trattata ancora come una bimbetta di dodici anni.
Ha 28 anni è ormai una persona adulta, ma per la famiglia lei non è come le altre persone poichè ha bisogno di aiuto e non può restare sola.
a volte ho la sensazione che il mondo evolva, le persone vadano avanti, ma io non riesca a muovermi, è come se rimanessi inchiodata al pavimento
Per la ragazza, determinata a trasferirsi, è arrivato il momento di dimostrare che può farlo, soprattutto perchè sola non lo è affatto.
Il diabolico progetto di distacco familiare studiato da Viola sarà per i suoi genitori una bomba!!
Commento
Il libro di Marina Cuollo affronta il progetto di vita adulta indipendente delle persone disabili e racconta con ironia rapporti sentimentali e vita sessuale.
Per la società e soprattutto per i genitori, essere disabile equivale a diversità, quindi il pensiero di vivere una vita piena e autonoma, relazionarsi con l’altro sesso, viene visto non solo come difficoltà ma come una condizione che esclude il compimento o l’attuazione di qualcosa.
Viola, la protagonista, invece cerca di far comprendere che una vita da disabile non ha nulla di meno delle altre, si batte per il diritto all’uguaglianza per avere la possibilità di autodeterminare il proprio futuro, attraverso scelte individuali che comportano la necessità di essere considerata soggetto azione, e non oggetto che subisce.
Libro consigliatissimo non solo per l’argomento trattato ma perchè l’autrice riesce a parlare in maniera divertitente
sulla disabilità, sulla vita di coppia, sulla vita quotidiana
ed ammette con sincerità che non tutto è bello come nei sogni, ma che vale la pena provare a fare ciò che desideriamo.
la vita è troppo breve per non fare quello che uno si sente
Approfondimenti:
– Sito web: https://www.marinacuollo.com/
– Profilo Instagram: @marina_cuollo
Consigli: disabili storie di Vita indipendente https://vadoaviveredasolo.uildm.org/
Enrica Masino
Un libro che sicuramente prenderò, la tematica è troppo importante ed è arrivato il momento di approfondirla. A livello sociale, purtroppo, c’è ancora l’idea che una persona disabile non possa avere una vita autonoma cosa assolutamente non vera. Bellissima recensione, si vede che il libro ti ha emozionata ❤️