Il caffè dei gatti, frasi, citazioni e aforismi
Anna Solyom nel libro “Il caffè dei gatti: non ti servono 7 vite puoi essere felice in questa” tramite la storia di una cameriera in un neko cafè, illustra e paragona come la filosofia del vivere come un gatto, aiuti a migliorare la nostra vita. Leggi le migliori frasi.
💟 É molto meglio schiantarsi che rimanere su un sentiero che non porta da nessuna parte.
💟 Accettati per quello che sei e non avrai bisogno dell’approvazione degli altri.
💟 Sii fedele al tuo cuore. Cercare di essere qualcun altro, di fingere emozioni che non sono le proprie, è un’inutile nonchè estenuante spreco di energie.
💟 Per favore, concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare,
il coraggio di cambiare quelle che posso
e la saggezza di riconoscere la differenza.
💟 Sciogliendo il corpo si libera la mente. Una mente elastica è un requisito per la felicità. Tutto ciò che nella nostra mente è rigido si esprime anche nel copro, per questo liberare il corpo è il primo passo per liberasi dai pensieri stagnanti.
💟 E’ la mancanza di curiosità a uccidere. Quando smettiamo di immaginare, quando non speriamo più che accada qualcosa di diverso e non ci avventuriamo più oltre la nostra zona di comfort, iniziamo a morire.
💟 Il significato reale dello spaventapasseri.
E’ vero che all’inizio spaventa gli uccelli, perchè assomiglia a un contadino che potrebbe apprestarsi a ucciderli affinchè non mangino i semi. Eppure, quando questi superano la paura, sopraggiunge per loro un’opportunità, dal momento che lo spaventapasseri segnala appunto il luogo in cui possono trovare del cibo. non è meraviglioso? Sotto i nostri timori si nasconde il tesoro che stiamo cercando.
💟 Storia: Le sette vite nuove di zecca di un gatto fifone:
C’era una volta un gatto fifone,
che non saliva sugli alberi,
per il timore di non riuscire a
scendere. Non saltava troppo in alto,
per il timore di farsi male
cadendo. Non inseguiva nemmeno i topi,
per il timore di inciampare. Né
giocava con i gomitoli,
per il timore di ingarbugliarsi.
Né si lavava più del dovuto,
per il timore di ingoiare troppi
peli. Né tirava fuori le unghie,
per il timore di graffirsi
involontariamente. E sapete
una cosa?
Quel gatto visse molti anni, ma
quando morì
aveva ancora sette vite nuove di zecca.