Temple Grandin, una donna autistica straordinaria
Mi chiamo Temple Grandin, non sono come le altre persone, ho l’autismo, penso in immagini e le metto in relazione.
Sono diversa ma non inferiore.
Il film “Temple Grandin, una donna straordinaria” (anno 2010) racconta la storia di Temple Grandin, una bambina dai comportamenti insoliti.
Non gioca con i bambini, rompe i giocattoli, è agitata, odia essere toccata, respinge e vieta alla madre di accarezzarla.
A quattro anni quando ancora non parla, la madre si rivolge ai dottori. La diagnosi ricevuta è sindrome autistica.
Inizialmente viene definita schizofrenia infantile, forse la causa dipende dalla figura materna, che in una fase cruciale dell’esistenza, quando il soggetto aveva bisogno di attenzioni fisiche, era fredda e distaccata, quindi non si è riuscito a instaurare un legame affettivo.
Viene suggerito perciò di portare la figlia in un istituto adeguato perchè non c’è nessun tipo di cura e probabilmente non parlerà mai.

La madre però si rifiuta, la spinge a diventare autosufficiente e la iscrive a scuola, dove anche se con problemi legati sia all’apprendimento di alcune materie, sia delle derisioni dei compagni di scuola, Temple riesce a superare le paure e le difficoltà, a far comprendere agli altri la sua intelligenza e ingegnosità.

La macchina degli abbracci di Temple Grandin
E’ l’anno 1966 quando trascorre le vacanze dalla zia e vede per la prima volta un allevamento bovino.
Si sofferma a inquadrare una immagine, le mucche in gabbia.
Sperimenta su lei stessa il potere calmante di questa attrezzatura. Rilassa il sistema nervoso, dona sollievo, è un modo per compensare la mancanza di un abbraccio, lo stesso effetto rilassante di quando la mamma abbraccia i propri figli.
Temple Grandin è una donna straordinaria, annota dettagli invisibili agli occhi degli altri, ha il dono di vedere il mondo da un’altra prospettiva che la porterà a varcare la soglia di porte inesplorate e a far conoscere cosa è l’autismo e ad inventare attrezzature per il bestiame ancora oggi usate negli Stati Uniti.

Ci sono molti libri sulla storia di Temple Grandin, uno di questi è: “Siate gentili con le mucche” di Beatrice Masini, leggi qui la trama e recensione.