Noam Shpancer, La paziente delle quattro
Soggetto del romanzo è uno psicologo e professore di psicologia.
Lavora dalle dieci alle tre e arrotonda i guadagni con un corso serale all’università.
Vive solo, non ha l’abitudine di giudicare i pazienti, nè di entrare in competizione o farsi carico dei loro problemi.
A cambiare la routine della vita quotidiana è una nuova paziente; 25 anni, occhi da cerbiatto, ansiosa, una spogliarellista che non riesce più a ballare nel locale dove lavora.
Una parte di lei ha paura, ed è questo il segnale da affrontare. Evitare la paura non risolve il problema della paura e aggiunge il problema dell’evitamento. La sua vita diventerebbe un continuo ritirarsi, una serie di sconfitte davanti alla paura. E più frequenti sono le sconfitte, più forte diverrebbe la paura, e lei più debole.
Nuovi pensieri si presentano alla mente dello psicologo, riportando a galla il passato e si ritrova a pensare, nel corso della giornata, a quale sia il miglior trattamento giusto per la sua nuova paziente.
Noam Shpancer, La paziente delle quattro breve commento
Romanzo d’esordio per lo scrittore Noam Shpancer. Un inizio molto positivo.
Il lettore incosapevolmente diventa a sua volta un paziente, percepisce il carisma, la sensiblità dello psicologo e la consapevolezza di come accettare la paura, seppur temporaneamente, solo per la durata della seduta.
Tranquillizza, ristora, concede tempo e spazio per percepire, guardare dentro e attorno noi stessi, al fine di trovare gli strumenti giusti per scegliere la giusta direzione da seguire.
Informazioni:
– Editore: Ponte alle grazie
– Pagine: 243
– Giudizio personale: ****/*****