Michal Ben-Naftali, L’insegnante
Elsa Weiss è una onesta professoressa di inglese, con devozione, determinazione e fervore si dedica al suo incarico.
Libera e indipendente, dall’aspetto fiero, appariscente che esprime forza, dissenso e protesta, emana un’aura di autorità, è una maschera impenetrabile, impossibile osservarla a lungo senza sentirsi a disagio.
Nessuno conosce la sua storia ma, appare evidente un’offesa che la vita le ha arrecato in un ignoto passato.
Michal Ben-Naftali, è determinata a ripercorrere la vita della sua professoressa e scoprire per quale motivo senza nessuna spiegazione ha scelto di suicidarsi.
Michal Ben-Naftali, L’insegnante breve commento
Storia reale di una donna ungherese ebrea sopravvissuta all’Olocausto, in eterna lotta con il senso di colpa.
Chi sopravvive soffre.
Il mondo fatalmente tradisce i suoi valori fondamentali, nulla nella vita la prepara ad eventi tragici ed inspiegabili.
Una donna sempre attenta a non esternare ciò che ha nel cuore, cerca in tutte le maniere di aggirare la realtà, per mantenere una parvenza di ottimismo e far si che i bambini possano continuare a credere che il mondo e’ bello e sicuro.
Il lettore arriva ad alcuni degli incroci più tumultuosi della storia del ventesimo secolo ascoltando impotente l’urlo silenzioso di Elsa.
La sua ex allieva, scrivendo e narrando parti di storia immaginate la salva dall’oblio.
Una buona scrittura ma dell’oLocausto parla poco.
Informazioni:
– Editore: Mondadori
– Pagine: 183
– Giudizio personale: ****/*****